
L’occhio nel MONDO DIGITALE
La vita odierna ci costringe ogni giorno a trascorrere diverse ore al PC o con dispositivi portatili come smartphone e tablet.
Durante l’utilizzo del computer, come sappiamo, la visione è sottoposta a una richiesta elevata di accomodazione e ciò può comportare una serie di problematiche visive note come “sindrome da videoterminale“: occhio secco, bruciore oculare, visione annebbiata e/o sdoppiata, alterata percezione dei colori, pesantezza oculare, lacrimazione accentuata, cefalea e fotofobia. Per questo è importante prevenire gli effetti che questi dispositivi possono avere sugli occhi. Per evitare l’affaticamento oculare, è opportuno introdurre dei piccoli accorgimenti:
Usare un’illuminazione appropriata – non troppo luminosa, non troppo bassa.
Usare un display LCD invece di uno CRT e regolarne la luminosità/il contrasto in modo che siano adatti all’occhio;
Ricordare di sbattere le palpebre regolarmente e/o utilizzare un umettante oculare;
Fare brevi e regolari interruzioni (da 10 minuti) ogni 2 ore consecutive davanti al PC svolgendo altre attività o semplicemente riposando la vista;
Utilizzare occhiali con lenti abbiano un sistema di protezione contro luce nociva e luce blu/viola (dannosa per la retina).
Postura: quando si lavora con materiale stampato, usare un ferma-documenti accanto allo schermo per evitare di muovere in continuazione la testa e quindi cambiare la messa a fuoco.

Stress VISIVO
Lo stress è la risposta dell’organismo ad uno stimolo negativo e si manifesta sotto forma di disagio. L’apparato visivo umano si è sviluppato nei millenni per adempiere a funzioni legate alla vita all’aria aperta. Le nuove abilità visive richieste dalla vita moderna quali la guida, la lettura e l’utilizzo del PC, connesse a condizioni d’illuminazione prevalentemente artificiale, sono fattori di stress che possono comportare l’affaticamento o il degrado dell’organo visivo.
Oggi si effettuano esami visivi specifici che verificano l’eventuale affaticamento dell’occhio, il quale provoca l’inefficienza della visione nello svolgimento delle normali attività quotidiane. Considerando che l’85% degli stimoli sensoriali ricevuti dal cervello umano proviene dalla vista, avere una buona qualità e flessibilità della visione è una premessa fondamentale per il proprio benessere generale.
IL BAMBINO IPERMETROPE
Al contrario del miope, il bambino ipermetrope riesce spesso a compensare entità anche elevate in modo inconsapevole e automatico sfruttando la capacità accomodativa quindi l’elasticità del muscolo ciliare, tuttavia lo sforzo necessario per fare questo causa una serie di disturbi che spesso vengono sottovalutati o male interpretati, come quando viene detto ai genitori che a scuola il bimbo è distratto e svogliato.
In effetti vede bene da lontano ma ha difficoltà nella lettura e la interrompe spesso, tende a guardare lontano, soffre di frequenti mal di testa e arrossamenti.
Quando questi segni sono sfumati può essere difficile pensare a un difetto di vista, ma è bene considerare una visita oculistica per escludere l’ipermetropia.